La Musicoterapia – di Elena Gallazzi
Nello scorso mese di giugno, all’interno dell’Hospice è stata reintrodotta la musicoterapia, una disciplina molto valida nel ventaglio delle cure palliative; secondo la definizione della Federazione Mondiale di Musicoterapia (WFMT), la musicoterapia è “l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un professionista qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione intra/inter-personale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico.”
La musicoterapia è un approccio terapeutico espressivo centrato su un processo interpersonale nel quale il suono e la musica sono impiegati in tutti i loro aspetti (percettivi, motori, emotivi, mentali, sociali ed estetici) per rispondere al disagio e alla sofferenza collegati a patologie fisiche e/o psichiche.
All’interno dell’hospice “Piccole Figlie” la musicoterapia, è una terapia complementare inserita negli interventi di sostegno e accompagnamento del malato e dei familiari.
Alcuni dei motivi che hanno portato alla scelta di ricominciare con questo prezioso servizio sono i seguenti:
- la musicoterapia ha modalità e obiettivi cuciti su misura intorno al paziente o al gruppo di cui vuole prendersi cura
- l’utilizzo della musica facilita e crea una relazione terapeutica per il paziente
- la persona coinvolta, anche se del tutto priva di una qualsiasi formazione o capacità della pratica musicale, può manifestare e dare forma a emozioni di difficile esternazione tramite il linguaggio verbale
Sono tanti i metodi e le attività che il nostro musicoterapeuta utilizza nel suo lavoro; tra questi:
- l’ascolto di musiche
- la stimolazione della memoria, attingendo a ricordi positivi
- la composizione di brani o canzoni insieme al paziente.
Tutte queste attività portano all’instaurarsi di relazioni intra e interpersonali, che migliorano la capacità di espressione e regolazione delle emozioni e soprattutto creano momenti di condivisione molto importanti ed autentici.
Gli effetti della musicoterapia nelle persone coinvolte sono tanti e diversi; eccone alcuni:
- la musicoterapia va a migliorare lo stato generale dell’utente, aumentando in lui anche la resilienza e la comunicazione dei propri vissuti
- è ben accolta dai pazienti e dai loro familiari, che comunicano in prima persona al musicoterapista la propria soddisfazione e giovamento
- permette il riaffiorare di alcuni ricordi, che poi si trasformano in racconti da consegnare ai propri cari
- diventa uno strumento per tessere legami tra persone